Il cafone all'inferno a cura di Tommaso Fiore

Il cafone all’inferno a cura di Tommaso Fiore

Genere: Saggio storico/sociale
n. pagine: 400
EAN:
ISBN: 978.88.99601.36.2
Data edizione: Luglio 2020
Prezzo € 24,50
Formato: Brossura – Copertina Morbida

Barcode

TOMMASO FIORE

(Altamura 1884-Bari 1973) è una delle figure di maggior rilievo della cultura pugliese del novecento.
Interventista democratico allo scoppio della prima guerra mondiale, nel ’20 fu tra i fondatori del Movimento dei Combattenti. Lottò sempre per le autonomie e per il federalismo meridionalista e a fianco di Salvemini svolse una intensa attività contro il trasformismo e le degenerazioni della vita pubblica. Collaborò con “La Rivoluzione Liberale”, e su “Il Quarto Stato” di Nenni e Rosselli formulò un programma socialista per il mezzogiorno.

Sin dal ’29 all’opposizione, proprio per l’intensa propaganda antifascista finì in carcere nel ’42 e nel ’43.
Dopo lo scioglimento del partito d’Azione continuò la sua battaglia nella lista del Partito Socialista.
Tra le sue opere: Un popolo di formiche e Formiconi di Puglia.

 

Se è vero che nel Sud modernità e tradizione si sono storicamente fuse in una “lega nient’affatto virtuosa” (Alcaro), ebbene, a suo modo (un modo amaro e utopico insieme), Fiore, soprattutto nel Cafone all’inferno, ci ha parlato di quella lega, di quell’intreccio. Il torinese Carlo Levi, nel suo Cristo si è fermato a Eboli, venne a trovarsi- come osservò acutamente Calvino- nel cuore di un “Sud stregonesco, magico”, e diventò “testimone d’un altro tempo” “l’ambasciatore di un altro mondo all’interno del nostro mondo”. Don Tommaso invece, dinanzi alla fissità brulicante del suo mondo, del suo inferno pugliese, dinanzi a “tutto l’amaro” del suo paesaggio, si volse a scrutare, a indagare momenti e nuclei di produttività umana, il filo mai spezzato di una laboriosità antica, da valorizzare e promuovere entro i nuovi confini della modernità: con uno sguardo, misto di pietas e di fiducia insieme, verso la “piccola borghesia” del Mezzogiorno, che, “dall’Ottocento in poi […], tiranneggiata in ogni modo, vilipesa, ammiserita, disperata, non ha modo di tirare innanzi e s’arrangia”.

 

Il cafone all'inferno a cura di Tommaso Fiore

 

Cliccare sull’immagine
per l’acquisto