Il Parlamento contro Pasolini di Lanfranco Palazzolo

Il Parlamento contro Pasolini di Lanfranco Palazzolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Autore: Lanfranco Palazzolo
Genere: Romanzo Storico
n. pagine: 168
ISBN: 978.88.99601.91.1
Data edizione: Maggio 2025
Prezzo 18,50 €
Formato: Brossura – cover morbida plastif. lucida
Lingua: Italiano

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Note biografiche:
Lanfranco Palazzolo, corrispondente di Radio Radicale
dalla Camera dei deputati e dal Senato.
Ha scritto 14 libri di attualità politico-parlamentare:
“Marco Pannella. A sinistra del pci” 2007; “Edoardo Sanguineti.
Il poeta dell’avanguardia” 2018 e “L’incongrua memoria.
Commemorazione di dittatori in Parlamento” (Nuova Palomar) 2020.

Sinossi:
“Pasolini fu certamente un personaggio scomodo per molti motivi, ma la difficoltà di trovare un posto nel panorama dell’intellighenzia inquadrata a dovere nelle pacifiche catalogazioni che fanno tranquille le vestali del Tempio, fu dovuta alla sua indocilità. Era fuori dal conformismo catalogabile con le etichette giuste: comunista ma libertario, cristiano ma scandaloso nei costumi, letterato ma senza la toga accademica, un antifascista che non mostrava ostilità ai celerini, giovani poliziotti figli del proletariato, a differenza dei giovani di famiglie borghesi che facevano la contestazione col pullover di cachemire”.

Tra il 1959 e il 1976, Pier Paolo Pasolini ha subito numerosi attacchi da molte forze politiche in parlamento. Non lo ha difeso quasi nessuno dagli insulti e dalle ironie dei senatori e deputati di maggioranza e di opposizione. E tutto questo è accaduto nel silenzio dei presidenti di turno delle due assemblee legislative che non hanno detto nulla in sua difesa. Il presente volume porta alla luce questi attacchi e i pochi apprezzamenti nei confronti di una delle personalità più luminose e coraggiose della cultura italiana. Lo scopo di questo libro è di riflettere come il mondo politico ha evitato di discutere sulle idee di Pasolini cercando la scorciatoia dell’insulto e della demonizzazione. E peggio ancora del silenzio. Da leggere per non dimenticare il provincialismo della prima repubblica.