Sentieri oranti di Rocco Gentile

Sentieri oranti di Rocco Gentile

Genere: Poesia
n. pagine: 156
EAN: 9788899601126
ISBN: 978.88.99601.12.7
Data edizione: Maggio 2018
Prezzo 14,00 €
Formato: Brossura – Copertina Morbida
Lingua: Italiano

Biografia:
Rocco Gentile (1974) è Lucano di Grassano. Ha studiato filosofia all’Università Federico II di Napoli dove si è laureato con una tesi su Conoscenza, Coscienza e Intuizione: un confronto con Bergson guidato dal filosofo Eugenio Mazzarella. E’ professore aggiunto di Storia della Filosofia presso l’Istituto Teologico di Basilicata dal 2006. Ha studiato Bioetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma per la quale è Docente a contratto dal 2004 e dirige il Centro di Bioetica Lucano. Collabora come docente con l’Istituto di Scienze Religiose di Matera. Autore di diversi articoli di Etica e Bioetica ha tenuto numerosi Corsi e Convegni nella sua regione e fuori. Ha pubblicato nel 1999 una silloge poetica per i tipi della Palladio Editrice di Salerno dal titolo Angoli ed Ombre. Abilitato all’insegnamento scolastico per Filosofia e Scienze Umane è fondatore e Direttore del Centro Psico-Pedagogico “Il Grillo Parlante: pensiero, parole, coscienza”.

Sinossi:
La poesia è sempre uno sguardo che arretra rispetto al prendere e al comprendere ciò che si fa innanzi, l’ente che si manifesta, per farlo essere nella sua verità, senza la pretesa manipolatoria e tecnica. La parola che si dà non è mai definitoria, ma e-vocazione di senso e offerta di accoglimento. Il linguaggio allora si rilegge come occasione di dimora del senso che si presenta tra la terra e il Cielo attraverso il ponte che prova a ri-fabbricare un poeta, colui che vive il disagio in un tempo in cui gli uomini hanno rubato tutto al mondo e ora non ricordano più il nome originario delle cose, dopo aver segnato la propria impronta ovunque. La preghiera a quel Cielo è l’attesa del Nuovo, una luce che riaccenda gli angoli di senso e, al contempo, custodendone nell’ombra i percorsi, quei sentieri umani che sono stati tanto battuti da non avere più mete. Su questi la poesia riunirà la ragione al cuore per dire l’umano all’uomo di domani e ricordandolo (riportandolo al cuore) a quello del proprio tempo, a se stesso tra una caduta e un successo costantemente aperto alla meraviglia. Senza lo sguardo di meraviglia nemmeno la Bellezza potrà salvare il mondo. Compito arduo, del poeta!